Perché la mosca è così difficile da combattere?
- Le mosche hanno la possibilità di reperire un enorme numero di luoghi idonei alla ovodeposizione ed allo sviluppo delle larve.
- L’elevata velocità riproduttiva consente alle mosche di sviluppare numerose generazioni, in particolare nei mesi più caldi le generazioni possono accavallarsi e nel luogo infestato si ritrovano simultaneamente uova, larve, pupe e mosche adulte.
- La creazione di concentrazioni produttive, in particolare raggruppamenti di allevamenti industriali, ha condotto alla concentrazione di quantità enormi di deiezioni animali il cui trattamento o smaltimento può avvenire solo in momenti ben precisi.
- Infine si consideri che il disinfestatore è contattato quando l’elevato sviluppo delle mosche ha già portato ad una situazione di infestazione, più o meno grave.
A questo punto le operazioni possibili sono:
- Esecuzione di trattamenti adulticidi abbattenti per limitare, temporaneamente, i disagi creati dall’infestazione.
- Ricerca di siti di sviluppo (accumulo di deiezioni, di rifiuti, di sostanza organica marcescente) e verifica della possibilità di procedere ad interventi di rimozione, trasformazione (ad es. disidratazione), di esecuzione di trattamenti antilarvali con specifici prodotti in grado di arrestare lo sviluppo delle larve.
- Verifica della possibilità di migliorare, o attivare per la prima volta, le azioni di cattura/esclusione mediante reti di protezione, porte ad aria, trappole luminose a pannelli collanti. Queste azioni sono solitamente utili per ristoranti, centri cottura, macelli, caseifici, industrie alimentari, ipermercati.
- Infine, esecuzione di interventi insetticidi adulticidi ad azione residuale sulle superfici più frequentate dalle mosche
Porte ad aria e mosche: si tratta di particolari ventilatori collocati sopra all’apertura da proteggere, in grado di dirigere un flusso d’aria compatto verso il basso e verso l’esterno dell’edificio.
L’intensità e l’inclinazione del flusso devono essere tarati in modo tale da rigettare gli insetti in volo che cercano di entrare attraverso l’apertura. Attenzione se si collocano ventilatori in prossimità di derrate fresche vi è la possibilità che queste subiscano una parziale disidratazione.
Trappole luminose a luce UV: molte specie di mosche sono attive durante il giorno (in presenza di luce solare) e, una volta entrate all’interno di un edificio, sono attirate dalla luce solare che passa attraverso le finestre.
Da questa osservazione si è compreso che è possibile attirare le mosche ricorrendo a lampade in grado emettere luce dotata di particolari lunghezze d’onda. Queste possono rappresentare una via di mezzo tra uno strumento di controllo ed uno strumento di monitoraggio.
La maggior parte degli insuccessi nell’impiego delle trappole a luce per le mosche e gli insetti in generale deriva dall’utilizzo di:
- un numero insufficiente di lampade;
- lampade non correttamente posizionate;
- lampade la cui sorgente luminosa (neon) ha terminato la propria vita utile (definita dal costruttore).
Il posizionamento delle lampade deve essere attuato dopo aver studiato la struttura dell’edificio ed aver determinato la via seguita dalle mosche per entrare e muoversi all’interno dell’edificio. Le trappole luminose dovrebbero essere installate sufficientemente lontane dalle aperture (porte, finestre) per non essere visibili dall’esterno e non costituire un punto di richiamo. Al tempo stesso dovrebbero intercettare le mosche prima che queste possano raggiungere le parti più interne dell’edificio. Altezza ottimale di installazione: circa 1,5 metri dal pavimento. Altezze più elevate portano solitamente alla preponderante cattura di insetti volatori notturni.
Una ulteriore precisazione, per spiegare il verificarsi di catture discontinue delle mosche presenti all’interno di un edificio, risiede nella constatazione che la mosca alterna, nelle ore di attività, dei brevi periodi in cui è attratta dalla luce a altri periodi in cui vola o cammina in zone lontane dalla sorgente luminosa. Ciò spiega perché alcune mosche vengono catturate dopo poco l’attivazione della lampada ed altre dopo numerose ore.
Applicazione di insetticidi ad azione residuale: questo intervento dovrebbe essere eseguito dopo aver indagato su quali sono le superfici dello stabile in oggetto che forniscono principale alloggio alle mosche durante la notte. In questi luoghi il contatto tra insetto ed insetticida ha maggiore probabilità di essere sufficientemente lungo.
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